Medico specializzato in chirurgia refrattiva e cheratocono a Bologna

Fissa un appuntamento

Quali sono i difetti di vista che si possono correggere con il laser?

I principali difetti visivi corretti con la chirurgia refrattiva sono miopia, ipermetropia e astigmatismo.

Miopia: si tratta di un difetto di refrazione in cui i raggi luminosi vengono messi a fuoco davanti alla retina, generando un’immagine confusa. La miopia è causata da un allungamento del globo oculare o da una curvatura corneale superiore alla norma.
Chi è miope riesce a vedere nitidamente gli
oggetti vicini, ma percepisce sfuocati quelli lontani..

Miopia

Ipermetropia: è un difetto visivo in cui i raggi luminosi si concentrano dietro la retina, determinando una visione sfocata, soprattutto da vicino. Nella maggior parte dei casi è dovuta a un globo oculare più corto o a una curvatura corneale ridotta rispetto ai valori normali.
  Le forme lievi di ipermetropia, specialmente nei soggetti giovani, possono essere
compensate dal meccanismo di accomodazione, che consente all’occhio di mettere a fuoco oggetti a diverse distanze.

Ipermetropia

Astigmatismo: in condizioni normali, la cornea presenta una forma simmetrica e quasi perfettamente sferica.
In alcuni casi, invece, la
superficie corneale assume un profilo ellissoidale (ovale) più o meno accentuato, causando una rifrazione irregolare dei raggi luminosi e una proiezione diseguale sulla retina.

Questo comporta che solo una parte dell’immagine risulti nitida, mentre la restante appaia sfocata o distorta.
L’
astigmatismo provoca quindi una visione indistinta e deformata, con una notevole alterazione della qualità visiva complessiva.

Può presentarsi come difetto isolato oppure in associazione ad altre anomalie refrattive, come miopia o ipermetropia.

Come si chiamano le tecniche in cui si utilizza il laser?

Sono PRK, LASEK, LASIK e il trattamento laser personalizzato. 

PRK

PRK (Fotocheratectomia Refrattiva):
la tecnica
PRK è un intervento di chirurgia refrattiva con laser a eccimeri che consente di rimodellare la superficie della cornea per correggere i principali difetti visivi.
Il
raggio laser agisce in modo preciso sul tessuto corneale, modificandone la curvatura e creando una sorta di “lente naturale” capace di compensare il vizio refrattivo del paziente, come miopia, ipermetropia o astigmatismo.

PRK

Con la tecnica PRK è possibile correggere contemporaneamente miopia e astigmatismo, anche quando sono presenti in associazione.
L’intervento viene eseguito dopo l’applicazione di
gocce di collirio anestetico, che rendono la procedura completamente indolore per il paziente.

Durante la chirurgia refrattiva PRK, lo strato più superficiale della cornea (l’epitelio) viene rimosso con delicatezza, per poi procedere al rimodellamento della superficie corneale mediante laser a eccimeri.
Al termine dell’intervento viene applicata una
lente a contatto terapeutica, che protegge l’occhio e favorisce la rigenerazione dell’epitelio in un periodo di circa 3-5 giorni.

Con la PRK si possono correggere miopie da 1 a 10 diottrie, con risultati ottimali soprattutto nel range tra 1 e 6 diottrie, garantendo una visione più nitida e naturale senza l’uso di occhiali o lenti a contatto.

LASEK

È una variante dell’intervento precedente in cui  però si conserva l’epitelio che viene riposizionato sulla superficie dell’occhio  alla fine del trattamento. Ha indicazioni sovrapponibili alla PRK.

FEMTO-LASIK

La tecnica LASIK rappresenta una procedura chirurgica più complessa rispetto alla PRK. In questo caso, l’applicazione del laser a eccimeri non avviene sulla superficie corneale, ma sullo strato intermedio della cornea, dopo la creazione di una lamella di tessuto corneale di spessore controllato (circa 115 micron).

La separazione della lamella viene effettuata con l’impiego di un secondo laser di ultima generazione, denominato Femtolaser, che consente di ottenere precisione e sicurezza elevatissime.
La lamella rimane collegata alla cornea sottostante tramite una
cerniera naturale, permettendo di eseguire il trattamento laser in profondità e di ridurre i tempi di recupero post-operatorio.

FEMTO-LASIK

Durante la chirurgia LASIK, la lamella corneale viene delicatamente ribaltata facendo perno sulla cerniera creata in precedenza, consentendo al laser a eccimeri di agire sugli strati intermedi della cornea.
Terminato il trattamento, la lamella viene
ripristinata nella sua posizione originale, coprendo l’area di ablazione e favorendo una guarigione naturale senza necessità di punti di sutura.

Poiché con questa tecnica non viene rimossa la parte superficiale della cornea (epitelio), il decorso post-operatorio è indolore e caratterizzato da un recupero visivo molto rapido.
L’intervento viene eseguito dopo l’instillazione di
collirio anestetico e ha un range di applicazione tra 1 e 9 diottrie, con risultati ottimali nei pazienti affetti da miopia compresa tra 6 e 9 diottrie.

Il trattamento laser personalizzato (custom ablation)

Con questo tipo di trattamento personalizzato, applicabile a tutte e tre le tecniche laser descritte (PRK, LASEK e LASIK), il laser a eccimeri esegue un’ablazione mirata, ossia una rimozione controllata di tessuto corneale, calibrata sulle caratteristiche specifiche di ciascun paziente.

Dopo aver acquisito la mappa della cornea tramite topografo corneale e software computerizzato interfacciato con il laser, è possibile progettare un intervento su misura capace di garantire massima precisione e risultati visivi ottimali.
Si tratta della
strategia più innovativa e avanzata della chirurgia refrattiva moderna.

In particolare, la LASIK associata alla Custom Ablation consente di correggere o ridurre significativamente gli astigmatismi elevati, spesso presenti nei pazienti sottoposti a trapianto di cornea, migliorando in modo sensibile la qualità della visione.

FEMTO-LASIK

Quali sono le tecniche non laser per correggere i difetti di vista?

Anello intrastromale

Anelli intrastromali

Questa tecnica chirurgica consiste nell’inserimento a livello dello stroma corneale di due segmenti semicircolari di materiale plastico, capaci di determinare una modificazione della curvatura corneale nella sua porzione centrale.

Questa tecnica chirurgica avanzata è più complessa rispetto alle precedenti, ma offre il vantaggio della completa reversibilità: i segmenti impiantati possono essere rimossi in qualsiasi momento, consentendo di ripristinare la condizione visiva iniziale in tempi molto brevi.
Il trattamento permette di
correggere miopie da 1 a 5 diottrie e viene eseguito in anestesia di superficie, dopo l’instillazione di collirio anestetico, garantendo comfort e assenza di dolore per il paziente.

Negli ultimi anni, questa tecnica ha trovato nuove applicazioni nel trattamento conservativo del cheratocono in fase iniziale e nei casi di ipocorrezione post-chirurgia refrattiva, offrendo risultati stabili e prevedibili.

Impianto di IOL in occhio fachico: questa procedura consiste nell’inserimento di una lente intraoculare (IOL) in materiale altamente biocompatibile, posizionata nella camera anteriore o posteriore dell’occhio.
L’intervento, eseguito in
anestesia locale e di breve durata, consente un recupero visivo rapido, generalmente in pochi giorni.
È indicato per la
correzione di miopie elevate (da –9 a –25 diottrie) e ipermetropie elevate (da +5 a +12 diottrie), rappresentando una soluzione efficace e sicura per i pazienti non idonei alla chirurgia laser tradizionale.

Cos’è il cheratocono e cosa si può fare?

Il cheratocono è una deformazione progressiva e localizzata della cornea di natura degenerativa, che altera la normale curvatura della superficie corneale.
Si manifesta
in entrambi gli occhi, sebbene con diverso grado di evoluzione, e provoca un peggioramento della vista dovuto alla comparsa di miopia e astigmatismo irregolare.

Nelle fasi iniziali, il difetto visivo può essere corretto con lenti a contatto speciali, che migliorano la messa a fuoco e la qualità visiva.
Nei
casi più avanzati, quando la cornea risulta assottigliata e sfiancata, è necessario ricorrere a un trapianto di cornea, che permette di ripristinare la trasparenza e la regolare curvatura del tessuto corneale.

  • Analisi dati occhio

    Slide title

    Write your caption here
    Button
  • Leggi di più

    Recentemente è stata introdotta una tecnica altamente conservativa, che non sostituisce il tessuto corneale del paziente con quello di un donatore, ma si propone di modificarne la forma e ridurre l’astigmatismo irregolare. 


    L’ intervento, eseguito applicando sulla superficie corneale alcune gocce di collirio anestetico, prevede l’impianto di anelli intrastromali (ICR) nello spessore corneale.


    Altra tecnica è quella del Cross-linking, tecnica che serve a rafforzare i legami tra i vari strati della cornea e di conseguenza permette di rafforzarla.